In uno studio condotto su 8.000 individui adulti americani circa il 28% di essi ha riportato di aver sperimentato almeno una volta nella vita i sintomi specifici di un Disturbo d’Ansia (Kessler, Berglund, Demler e al., 2005).
Quando parliamo di Disturbi d’Ansia facciamo riferimento a situazioni in cui la persona arriva a sperimentare paura ed ansia eccessive e mostra dei cambiamenti significativi, persistenti e continuativi nei suoi comportamenti abituali che vanno nella direzione di un peggioramento della qualità della vita.
I principali disturbi d’Ansia
I principali disturbi d’ansia chiamano in causa tanto la “mente” quanto il funzionamento del “corpo” e si accompagnano a malesseri fisici che non presentano cause mediche e organiche.
Spesso per la persona risulta difficile immaginare che vi possa essere un collegamento tra i sintomi fisici che manifesta e dimensioni di natura psicologica.
Inizialmente viene più spontaneo interrogarsi sull’eventuale presenza di una malattia organica: chi manifesta questi sintomi molto di frequente teme che siano segnali dell’insorgenza di patologie cardiache.
Spesso è solo quando una serie di accertamenti medici dimostrano l’assenza di problematiche o disturbi a carico dell’organismo che una lettura psicologica del malessere fisico inizia ad essere considerata.
Come si manifesta l’Ansia?
Anche manifestaziononi fisiche come tachicardia, respiro affannoso, sudorazione, ecc..possono essere comprese attraverso una chiave di lettura “psicologica”: ciascun individuo infatti può essere considerato come un tutt’uno dove mente e corpo interagiscono costantemente risultando strettamente integrati.
I Disturbi d’Ansia possono quindi accompagnarsi ad una serie di malesseri sul piano fisico che interessano diversi distretti del corpo, in particolare parliamo dell’apparato cardiaco e di quello circolatorio.
Vediamo alcuni esempi di sintomi somatici legati all’ansia:
- Tachicardia, palpitazioni, senso di costrizione al petto, ecc.
- Sensazione di soffocamento, respiro corto, tosse, ecc.
- Nausea, reflusso gastrico, difficoltà digestive, difficoltà a deglutire, diarrea, ecc.
- Tensione muscolare, tremori, formicolio, dolori cervicali, ecc.
- Vertigini, senso di sbandamento, vampate di calore, disturbi alla vista, sensazione di avere la “testa vuota”, ecc.
- Sudorazione accessiva, rossori, pruriti, ecc.
Va precisato che ogni situazione è specifica, non necessariamente tutti i sintomi descritti si manifestano, inoltre i sintomi riscontrati possono variare per intensità, durata e frequenza.
In presenza di tali sintomi, soprattutto quando la durata e la frequenza differisce dalla normalità sperimentata fino a quel momento, è utile rivolgersi al proprio medico di base per valutare eventuali accertamenti sul piano organico.
Spesso è proprio il medico di base, qualora sia possibile escludere patologie organiche, a suggerire l’utilità di interpellare un professionista Psicologo per una valutazione ed eventuale presa in carico della situazione problematica al fine di intervenire sul malessere sperimentato dal punto di vista psicologico.
Per approfondire invito alla lettura dell’articolo “Ansia: come ci si può lavorare in psicoterapia?“.
Dott.ssa Laura Bastianello Psicologa Psicoterapeuta Albignasego Padova.