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Ansia - Impariamo a conoscerla, Gestire le emozioni: ansia, paura e rabbia, Psicologa Padova

L’ansia è una malattia? Ansia significato psicologico

Ansia - significato psicologico. L'ansia non è una malattia

Spesso l’ansia viene descritta dalle persone come qualcosa di negativo, da eliminare o estirpare: ma è davvero così?

L’ansia rappresenta una delle emozioni fondamentali necessarie alla sopravvivenza della specie umana.

Nella vita di ogni giorno ciascuno di noi può individuare emozioni che ritiene più piacevole provare e che sono cercate più attivamente, quali la felicità, il sollievo, la speranza, ecc. ed emozioni che assumono una connotazione più negativa e che generalmente cerchiamo di evitare, ad esempio la paura, la rabbia, l’ansia, la colpa, il disgusto, ecc.

Al di là del fatto che ciascuno di noi possa desiderare e cercare di provare o evitare certe emozioni, ciascuna di esse ha assunto una funzione utile rispetto alla sopravvivenza della nostra specie.

Quindi per rispondere alla domanda: l’ansia è una malattia? La risposta è no, l’ansia in quanto tale è un’emozione utile alla nostra sopravvivenza.

Se non provassimo paura non scapperemmo da una bestia feroce o non ci terremmo alla larga da un burrone, se non provassimo colpa i nostri comportamenti verso gli altri sarebbro molto più facilmente dannosi o distruttivi, se non provassimo disgusto i nostri antenati non avrebbero avuto la prontezza di sputare velocemente una radice velenosa e dal sapore amaro.

Come nascono le emozioni?

Gli studi sulle emozioni descrivono queste ultime come episodi complessi che chiamano in causa differenti componenti. Fondamentale è quella che viene definita valutazione cognitiva, ovvero quale significato la persona attribuisce alle circostanze in cui si trova a vivere o che deve fronteggiare.

Sulla base del significato che noi attribuiamo alle situazioni, si innescano una serie di altre risposte: la nostra esperienza soggettiva dell’emozione, lo stato affettivo che noi sperimentiamo, ma anche una serie di modificazioni corporee, espressioni facciali ed azioni sul piano dei comportamenti.

Ad esempio il giorno prima di un esame importante, due studenti potrebbero provare emozioni molto differenti.

L’uno potrebbe descriversi come in ansia, scegliendo di passare la serata a ripassare e dormendo malamente tra un incubo e l’altro. Il collega potrebbe invece dirsi che ormai quel che è fatto è fatto, scegliendo di uscire a rilassarsi e fare una camminata in modo da riposare e ricaricarsi per l’indomani.

L’evento da affrontare è il medesimo, ma evidentemente il modo in cui i due giovani lo valutano è differente, sperimentando conseguentemente emozioni diverse, sicuramente nel primo caso connotate da una maggiore ansia.

E l’ansia, qual’è la sua funzione? Qual’è il significato psicologico dell’ansia?

Lazarus nel 1991 si è proposto di collegare le varie emozioni ad alcuni temi fondamentali, che sembrerebbero accomunare le diverse culture umane. Nel modello di Lazarus l’emozione dell’ansia sarebbe scatenata dal fatto che la persona ritenga di trovarsi nella condizione di dover affrontare l’incertezza, qualcosa di minaccioso a livello esistenziale. A volte la valutazione che noi facciamo delle situazioni avviene a livello inconsapevole, per cui possiamo ritrovarci a sperimentare delle emozioni e non sapere il perché.

L’ansia quindi non rappresenta di per sé una malattia, un disturbo o qualcosa di negativo per il benessere, anzi secondo alcuni autori l’ansia può avere  la funzione di “stimolare il comportamento, spronando l’individuo a cercare nuove soluzioni, a cercare delle strade e delle strategie per chiarire e superare il senso di vaghezza, minaccia, incertezza che sta attraversando.

Moltissime tuttavia sono le persone che raccontano di vivere l’ansia in modo eccessivo, pervasivo e debilitante rispetto alle proprie attività quotidiane.

Quando l’esperienza dell’ansia diviene in qualche modo invalidante, quando la persona vede compromessa la sua quotidianità e non riesce più a portare avanti la normale routine della propria vita, quando il funzionamento sul piano sociale, familiare, lavorativo viene compromesso, allora si entra nell’ambito del malessere soggettivo e può essere utile un supporto specialistico professionale per ripristinare una situazione di benessere ed equilibrio.

Per approfondire il tema dell’ansia, conoscere alcune strategie di gestione ed avere alcune indicazioni rispetto al lavoro psicoterapeutico sull’ansia invito alla lettura del mio e-Book “ANSIA: conoscerla per gestirla”.

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Dott.ssa Laura Bastianello

Psicologa Psicoterapeuta Albignasego Padova

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