
Talvolta nelle conversazioni di chi mi circonda colgo delle espressioni che raccontano un “certo modo di vedere” la figura dello Psicologo ed il suo operato. A volte si tratta di idee realistiche e verosimili, a volte di “luoghi comuni” che possono essere anche molto distanti da quello che è il concreto lavoro che si svolge ogni giorno nello studio dello psicologo.
Ritengo che molti colleghi potrebbero trovare condivisibili le informazioni che seguiranno, tuttavia mi sento di precisare che si tratta di indicazioni che riguardano il mio approccio professionale all’interno dello studio psicologico Bastianello. Non vogliono quindi essere generalizzazioni.
Partiamo dal presupposto che per molte persone l’idea di iniziare un percorso psicologico probabilmente implica l’affrontare un ambito nuovo e sconosciuto. Ci possono essere domande, curiosità e timori, si tratta di vissuti comprensibili a maggior ragione quando si affronta ciò che non è “noto”.
In alcune occasioni le persone sono perplesse all’idea di affrontale problematiche personali utilizzando strumenti quali il dialogo e la conversazione, sensazione ben esemplificata dalla domanda “si parla e basta?“.
Nell’ambito del mio approccio professionale, la conversazione e il dialogo sono gli strumenti principe che contraddistinguono lo svolgersi della seduta.
Il considerare il “linguaggio” e “il dialogo” come strumenti chiave per lo Psicologo, non significa tuttavia che questi “strumenti” vengano utilizzati come potrebbe avvenire nelle conversazioni e chiaccherate con un amico fidato.
Senza mettere in dubbio la buona fede e le migliori intenzioni dell’amico, va precisato che il lavoro dello psicologo utilizza il “dialogo”, l'”ascolto”, la “domanda” come strumenti professionali.
L’utilizzo di questi strumenti è quindi guidato da teorie, modelli e metodologie rigorose che richiedono lunghi anni di studio e di addestramento pratico.
Proviamo ad uscire dall’ambito del benessere psicologico: se pensiamo ad esempio alle creazioni degli chef e dei pasticceri, questi ultimi possono avere a disposizione alimenti relativamente simili a quelli che potrebbe utilizzare un amante della cucina. Eppure sono “la sapienza del professionista”, la sua “esperienza”, le “procedure”, il “modo” in cui questi tratta, prepara e manipola le materie a fare la differenza tra un buon piatto casalingo e la realizzazione di uno chef.
Il “mezzo” potrebbe sembrare “semplice”, tuttavia il “lavoro” realizzato tramite esso è tutt’altro che banale e semplicistico, bensì necessità di rigore metodologico, studio continuo, etica e competenza.
Per maggiori informazioni circa il mio approccio professionale ed il mio metodo di lavoro all’interno dello Studio Psicologico Bastianello di Albignasego consiglio la lettura dell’articolo “Come si svolge un percorso di psicoterapia“.
Dott.ssa Laura Bastianello Psicologa Psicoterapeuta Albignasego Padova
Psicologa Psicoterapeuta Albignasego Dott.ssa Laura Bastianello
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