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Ansia - Impariamo a conoscerla, Disturbi d'ansia, Gestire le emozioni: ansia, paura e rabbia, Psicologa Padova

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO: quando l’ansia diviene una “presenza” costante.

Disturbo d'Ansia Generalizzato Laura Bastianello Psicologa Psicoterapeuta Albignasego Padova

Cosa intendiamo con Disturbo d’Ansia Generalizzato? Cosa implica nell’esperienza dell’individuo?

Parliamo di un disturbo in cui la persona avverte ansia e preoccupazione eccessive e difficili da controllare. Questi vissuti non sono occasionali ma si manifestano per la maggior parte della giornata per almeno sei mesi e riguardano una varietà di eventi, situazioni e circostanze della propria vita. 

La persona non si sente preoccupata per qualche evento o tematica specifica, piuttosto la preoccupazione sembra essere percepita come una costante che accompagna l’individuo attraverso le varie  situazioni della sua vita

L’ansia e la preoccupazione ad un’occhio esterno- e in alcuni momenti anche dal punti di vista della stessa persona che li vive– sembrano inoltre eccessive rispetto alla “reale” probabilità che si verifichi l’evento spiacevole che la persona teme. La frase chiave per descrivere quest’attitudine della persona potrebbe essere: “e..se succede….”, “non si sa mai”.

La persona non sembra riuscire a “mettere tra parentesi” l’eventualità che si verifichino eventi spiacevoli, possibilità che può diventare il pensiero dominante, considerato ben più probabile di ogni alternativa più favorevole.

È come se la persona vivesse in uno stato di preoccupazione costante, seppur con momenti di maggiore e minore intensità, dove il senso di agitazione e preoccupazione si “spostano” tra diverse aree della vita.

Ad esempio i pensieri di preoccupazione potrebbero riguardare:

  • la salute propria e/o dei propri cari,
  • la propria situazione economica,
  • problematiche lavorative,
  • la possibilità di conflitti o difficoltà relazionali,
  • la possibilità che succedano eventi tragici imprevisti capaci di distruggere la quotidianità ed i propri riferimenti.

Spesso la persona cerca rassicurazione e conforto appellandosi alle persone care o agli amici, tuttavia i tentativi che gli altri fanno per tranquillizzarla hanno un impatto molto limitato e poco durevole nel tempo.

La persona può arrivare a sentirsi prosciugata e sfinita, come se il continuo “preoccuparsi per qualcosa” contribuisse ad esaurire le sue energie e le risorse.

Frequentemente la persona lamenta un senso di irrequietezza costante, stanchezza e facile affaticabilità, irritabilità, difficoltà a concentrarsi nelle attività quotidiana. Anche il sonno può essere disturbato o agitato. La mente in continua attività, la tensione a livello corporeo e la difficoltà a “rilassarsi” favoriscono un più rapido consumo di energia fisica e mentale lasciando un senso di “sfinimento” e stanchezza.

In uno scenario di questo tipo diventa quindi difficile mantenere, portare avanti e “sostenere il peso” delle proprie attività e relazioni quotidiane. La persona comincia  a vedere compromesso il proprio “funzionamento” in diverse aree della vita: familiare, lavorativa, sociale, ecc.

Frequentemente la persona reagisce a questi vissuti di ansia e preoccupazione limitandosi in diversi aspetti della propria vita. Nel tentativo di non generale nuove “opportunità di preoccupazione” l’individuo può cercare di tenere il più possibile “sotto controllo” le proprie aree di attività quotidiana, adoperandosi per limitare le occasioni di rischio e gli eventuali imprevisti.

Ciò però significa rifuggire i cambiamenti, anche se positivi o necessari e rinunciare, quantomeno in parte, ad aprirsi a nuove esperienze ed opportunità. Quando queste limitazioni diventano consistenti è facile che la persona arrivi a sperimentare sentimenti di tristezza, vuoto e demotivazione.

Spesso chi vive esperienze affini a quelle appena descritte tende a considerarsi “ansioso da sempre, fin da bambino” ed a pensare e/o temere che questo tipo di attitudine sia una specie di destino, una tara del carattere da cui è impossibile sfuggire. 

Leggi la storia di Mariangela nell’articolo Quando l’ansia “dilaga a macchia d’olio”: il Disturbo d’Ansia Generalizzato.

L’ansia e la preoccupazione eccessive non rappresentano tuttavia un destino immodificabile.

Attraverso la psicoterapia – e quando necessario un supporto farmacologico – è possibile intervenire sulla situazione di disagio che la persona attraversa introducendo possibilità di gestione e nuove opportunità di benessere per una vita più serena.

Se ritieni che i vissuti ansiosi limitino il tuo benessere e la tua vita quotidiana contattami, potremo lavorare insieme per cercare nuove modalità per comprendere e gestire quanto ti sta accadendo.

Per maggiori informazioni sul tema dell’ansia e sulle possibilità di intervento che può offrire la psicoterapia invito alla lettura del mio e-Book “Ansia: conoscerla per gestirla“.

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Dott.ssa Laura Bastianello Psicologa Psicoterapeuta Albignasego

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